mercoledì 18 maggio 2011

PubMed e la ricerca della cura perfetta?


Di PubMed se ne parla molto e se ne conoscono tutti i sui "rami", ma colgo l'occasione per affrontare l'Assignment 6 in modo diverso per così dire.
Parto dal post di una mia compagna di Blogoclasse ( citato a sua volta sul Blog del professore ), che parlando di letteratura scientifica, afferma che è un peccato che il database PubMed non sia liberamente accessibile: vero e idealmente parlando più che giusto.
Mi trovo però a dissentire, poichè sono convinta che l'accesso limitato a tale risorsa fornisca una notevole garanzia per la qualità, accuratezza e veridicità del materiale in esso contenuto.
Ho avuto modo di utilizzarlo ed è uno strumento molto potente e versatile che credo debba rimanere circoscritto agli addetti ai lavori.
Faccio l'esempio di Wikipedia, che consulto molto spesso, dove però bisogna prestare molta attenzione, e spesso fare ricerche incrociate, per non imbattersi in errate informazioni.
Inoltre se troppo liberalizzato sono convinta che PubMed diventerebbe la bibbia per tutti i malati che amano curarsi da soli e che con l'avvento di internet dilagano sempre più come una specie di epidemia.


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