domenica 4 settembre 2011

Oar Fish

Rientrata da due settimane di mare, metto mano al mio caro “blogomostro” rimanendo in tema di creature marine e presentandovi quest’oggi un pesce al confine tra mito e realtà.
Al confine perché esiste veramente, ma data la sua forma strana si presta benissimo a rimaneggiamenti di fantasia.
Trattasi dell'oar fish o pesce remo. Esso è un pesce dalla dimensione allungata che può raggiungere anche gli 11 metri di lunghezza, anche se spesso non supera i 3. Infatti  alle volte viene scambiato per un mostro marino e descritto aggiungendo quei “10 metri in più” così da rendere avvincente e leggendario il  racconto dell’avvistatore.




Nel febbraio 2010 nel Golfo del messico ne venne avvistato un esemplare che stando alle testimonianze dei marinai sembrava superasse i 17 metri di lunghezza, sia pur senza essere stato misurato. Questo come tanti altri avvistamenti nel passato può aver dato origine o contributo a moltissime leggende sui mostri marini in generale.




In Italia è chiamato “re delle aringhe” poiché alle volte è stato visto nuotare proprio in branchi di aringhe o anche “pesce remo” vista la sua morfologia. Il suo nome scientifico è Regalecus Glesne appartenenete alla famiglia dei Regalecidae da cui deriva un ulteriore suo nomignolo: il regaleco.
E’ un pece raro che vive alle alte profondità segnalato in tutti i mari tropicali e temperati e anche nel Mediterraneo, nello specifico nel Tirreno.

A seguire un po' di link scientifici per i vostri approfondimenti:




lunedì 25 luglio 2011

I bakemono

Il tempo è pochissimo, occupato da gli ultimi esami e dal lavoro sempre più frenetico, ma prima di partire per le meritate vacanze ecco un’altra tappa del nostro “terrificante” viaggio. E proprio perchè siamo in piena estate voliamo in Giappone per parlare dei Bakemono.


Nel paese del sol levante infatti le storie di fantasmi non sono come da noi legate alla stagione invernale, da raccontarsi davanti ad un caldo fuoco, ma tipicamente estive.
E’ in questa stagione che i fantasmi giapponesi vengono ricordati e tra Luglio ed Agosto si svolge tutti gli anni in Giappone il Festival di Obon; durante tale periodo le famiglie ricevono le anime dei loro defunti ponendo offerte votive davanti le proprie abitazioni ed alla fine delle celebrazioni le anime vengono poi allontanate con un rito volto all’eliminazione delle impurità che lo spirito implica nei confronti dei defunti. Si potrebbe pertanto parlare di “purificazione”.
Il rito di Obon riguarda solo gli spiriti dei parenti defunti, mentre alla categoria dei bakemono in generale appartengono tutti gli altri spettri che popolano miti e leggende nipponici. Molti di essi sono raffigurati nel Bakemono Zukushi, un vero e proprio libro dei mostri. E’ un rotolo dipinto risalente al periodo di Edo che raffigura mostri tradizionali giapponesi.


Con il termine bakemono ( o anche obake ) si indicano tutti i generi di demoni e spiriti giapponesi, diavoli ed esseri malvagi, anime di esseri umani, ma anche di animali e perfino piante; vengono spesso chiamati mutanti, non riferendosi agli X-Men, ma perché nella maggior parte delle leggende essi mutano il proprio aspetto.
Tra gli spiriti di animali i più presenti nelle storie sono le volpi ( kitsune ) che rappresentano una moltitudine di figure sia benevoli che ingannevoli, in grado appunto di mutare le proprie sembianze per attirare o catturare l’attenzione dei vivi. Ci sono poi gli oni, orrendi orchi mangiauomini o i kappa esseri anfibi presenti in tutte le leggende riguardanti fiumi, laghi o paludi.
Insomma l'elenco è lunghissimo e navingando in rete si possono trovare tantissimi riferimenti a miti, leggende e storie ... che vi terranno al "fresco" in queste calde notti estive.



domenica 19 giugno 2011

The Beast of Busco!

Periodo caldo per gli studenti ed anche il lavoro non lascia molto spazio, ma eccomi qui per un’altra aggiunta al mio mostruoso blog.



Voglio parlarvi oggi di Oscar. No, non il premio dell'Academy Award, ma una misteriosa creatura che abita il Fulk Lake vicino a Churubusco ( Indiana, Stati Uniti ).
Rinfreschiamoci un po’ con una gita al lago, ma attenti a dove nuotate …
Infatti in questa cittadina americana ogni anno si svolge il Turtle Days, festa per ricordare appunto il mostro Oscar. Esso avrebbe l'aspetto di una gigantesca tartaruga del peso appossimativo di 400 libbre, circa 180 chili.
La leggenda sulla sua esistenza si innesta in vari racconti di misteriose (molto spesso enormi) creature che vivrebbero nella acque dei laghi… ricordate il mitico OgopogO !!!

Nel lontano 1898, il contadino Oscar Fulk disse di aver visto, in un piccolo lago della sua proprietà, un'enorme tartaruga che emergeva dalle acque. Inizialmente non  venne dato credito al suo racconto, anche perchè nessuno riuscì ad avvistare l’animale, ma dopo che egli vendette la sua proprietà anche i nuovi proprietari avvistarono la tartaruga molte volte ed in varie occasioni.
Fu così che ben presto il mostro, insieme alla celebrità, ottenne anche ben due nomi: Oscar, come il nome del suo scopritore, e La Bestia di Busco; anche il lago fu battezzato in onore del vecchio contadino: FulkLake.
In seguito gli avvistamenti crebbero così come la notorietà di Oscar fino ad arrivare a livelli nazionali.


Vennero organizzate delle vere e proprie battute di caccia, gite turistiche, appostamenti notturni, ma senza alcun esito positivo. Alcune foto furono scattate, senza però essere accreditate come originali, e si vocifera anche dell’esistenza di un fantomatico video in cui Oscar venne ripreso nel 1949 quando, emerso dalle acque del lago, venne aggredito da un gruppo di contadini che cercarono di catturarlo … con esito negativo s’intende. Tale filmato però non è reperibile: chissà perché!
In seguito il podere fu venduto e di Oscar non si seppe più nulla, ma nella città di  Churubusco tutti festeggiano "I giorni della tartaruga" in suo onore.


Una domanda nasce spontanea: può una tartaruga gigante di 400 libbre riuscire a rimanere nascosta nello stesso lago per molti anni? Ho i miei dubbi.
Comunque anche in questo caso non mancano le teorie dei nostri fantasiosi scienziati criptozoologi secondo i quali Oscar potrebbe essere una tartaruga Chelydra serpentina di eccezionali dimensioni.





giovedì 9 giugno 2011

PER LORENZO

Mi servo del mio caro blog di mostri come portavoce di un messaggio importante, leggete e firmate se volete, in ricordo di Lorenzo e per un domani migliore.




mercoledì 8 giugno 2011

I Visitors sbarcano sul Po

Dopo una parentesi informativa/istruttiva torniamo a parlare di mostri e per l'esattezza dell'Homo Saurus, una creatura che alimenta le fantasiose menti di molti ufologi italiani.

Il termine Homo Saurus fu coniato dal professore Sebastiano Di Gennaro, direttore dell’USAC ( Centro Accademico Studi Ufologici ), uno dei maggiori studiosi di questa creatura ed autore anche di un libro a riguardo.
Risalgono al 1986 i primi avvistamenti e sagnalazioni riguardo la presenza di una strana creatura lungo le rive del nostro fiume Po.
Per l’esattezza erano le 01:15 del mattino del 13 agosto quando due amici si trovavano vicino al Canal Bianco, nei pressi di Pincara in provincia di Rovigo; ad un tratto si accorsero della presenza dall’altra parte del canale di una fortissima luce bianca proveniente da uno strano oggetto di forma semisferica che dopo qualche minuto si spense e subito dopo sentirono provenire da quella direzione strani rumori come di una creatura che si avvicinava rapidamente. Non fecero discorsi: saliro in macchina e corsero via!
Sempre in zone limitrofe furono segnalate altre “strane presenze” e ritrovate orme molto grandi a tre dita.


La descrizione della creatura è la seguente: un bipede alto più di 2 metri con pelle ricoperta di squame ed un muso allungato con occhi gialli e fosforescenti. Questo ha dato spunto a molti ufologi per credere che essa possa essere un extraterrestre.

A riguardo ho una mia teoria che si basa su due ipotesi molto interessanti:
  • E' proprio il 1986 l’anno in cui venne messa in onda in Italia la serie televisiva Visitors.
  • Da quelle parti hanno la grappa buona.
Pertanto l'equazione è semplice....


martedì 7 giugno 2011

"Libera Educazione"


Conoscete le OER? Io no, finchè non ho letto questi post: primo e secondo. Vediamole in breve.
Alle Open Educational Resources “appartengono tutti i materiali digitalizzati offerti gratuitamente ed apertamente per educatori, studenti ed autodidatti al fine di  essere utilizzati e riutilizzati  per l'insegnamento, apprendimento e ricerca.”
E’ questa la definizione delle OER dell’OECD, mentre il termine è stato coniato da UNESCO FORUM nel 2002.  Ma aggiungerei al tempo stesso che esse sono a completa disposizione per essere modificate, migliorate e ridistribuite. Esse comprendono anche vere e proprie guide alla pratica didattica, ovvero a nuovi ed innovativi metodi per la gestione delle relazioni insegnante/studente.
Il primo a muovere i primi passi in tale campo è stato il MIT che nel lontano 1999 ha creato l'OpenCourseWare, un grande archivio di materiali dei propri corsi liberamente accessibile.

Ecco alcuni link a OER disponibili in rete:
UNIvirtual Università del Veneto

venerdì 3 giugno 2011

Forse non tutti sanno che ....

In questo post del mio prof della blogoclasse a cui appartengo viene trattato lo spinoso problema del Copyright e vengono citate due fonti molto interessanti. La prima trattasi di un fumetto creato da autori americani appartenenti ad ambienti dell’insegnamento e del giornalismo. La seconda fonte è un libro di testo tutto italiano, "Capire il Copyright" di Simone Aliprandi, che affronta l’argomento in maniera più approfondita, adatto però anche ai neofiti. Poiché il fumetto è liberamente scaricabile riporto anche sul mio blog i link da dove prelevarlo:

 "Bound By Law" versione ingleseversione italiana


La lettura di suddetto post mi ha spinto a linkare sul mio blog una puntata del programma Report in cui si parla della tanto "amata" SIAE. Il servizio risale al 4/10/2001, ma anche se un po’ datato dubito che il carrozzone della burocrazia italiana sia cambiato molto e nel qual caso di sicuro non in meglio.
Di seguito tutti i link: