Il tempo è pochissimo, occupato da gli ultimi esami e dal lavoro sempre più frenetico, ma prima di partire per le meritate vacanze ecco un’altra tappa del nostro “terrificante” viaggio. E proprio perchè siamo in piena estate voliamo in Giappone per parlare dei Bakemono.
Nel paese del sol levante infatti le storie di fantasmi non sono come da noi legate alla stagione invernale, da raccontarsi davanti ad un caldo fuoco, ma tipicamente estive.
E’ in questa stagione che i fantasmi giapponesi vengono ricordati e tra Luglio ed Agosto si svolge tutti gli anni in Giappone il Festival di Obon; durante tale periodo le famiglie ricevono le anime dei loro defunti ponendo offerte votive davanti le proprie abitazioni ed alla fine delle celebrazioni le anime vengono poi allontanate con un rito volto all’eliminazione delle impurità che lo spirito implica nei confronti dei defunti. Si potrebbe pertanto parlare di “purificazione”.
Il rito di Obon riguarda solo gli spiriti dei parenti defunti, mentre alla categoria dei bakemono in generale appartengono tutti gli altri spettri che popolano miti e leggende nipponici. Molti di essi sono raffigurati nel Bakemono Zukushi, un vero e proprio libro dei mostri. E’ un rotolo dipinto risalente al periodo di Edo che raffigura mostri tradizionali giapponesi.
Con il termine bakemono ( o anche obake ) si indicano tutti i generi di demoni e spiriti giapponesi, diavoli ed esseri malvagi, anime di esseri umani, ma anche di animali e perfino piante; vengono spesso chiamati mutanti, non riferendosi agli X-Men, ma perché nella maggior parte delle leggende essi mutano il proprio aspetto.
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