martedì 22 marzo 2011

Questo blog ha il nome di un mostro perchè è di mostri di cui parlerò volentieri...

E' bizzarro però alla fine è  un argomento come un altro  che     permette di evitare spinose argomentazioni personali  o  peggio attuali, per nè l'una nè l'altra del resto sono assolutamente portata ...
Quindi il mio bloog sarà essenzialmente una sorta di anti-stress.. un po' come leggere i fumetti dietro ai Kellog's alle 8-15 a.m. col bus che passa tra 7 minuti...
Tanto per cominciare la parte noiosa... ovvero quella che per me è d'obbligo ma per chi legge saltabilissima... nomenclatura..definizione dell'argomento.



Il termine latino monstrum indica essenzialmente un segno divino, un prodigio, e deriva dal tema di monere: avvisare, ammonire.
Il mostro, nel significato originario, è l’apparire, il manifestarsi, il mostrarsi improvviso di qualcosa di straordinario, di divino, che viola la natura e che è un ammonimento e un avvertimento per l’uomo.
Il presagio suscita un senso di meraviglia e di stupore e può essere fasto o nefasto, generando perciò rassicurazione o spavento.
E' quell'essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura; è per lo più formato di membra e di parti eterogenee, appartenenti a generi e specie differenti, con aspetto deforme e dimensioni anormali.
In biologia indica un individuo animale o vegetale con anomalie o malformazioni di tale intensità da renderlo orribilmente diverso dai soggetti normali .
Prodigio, portento (secondo il significato etimologico).  
Seguito da una specificazione, persona che possiede certe qualità, positive o negative, in misura straordinaria, molto superiore al normale.



Il primo mostro che mi è piaciuto di trovare così ca.....ando in rete si chiama appunto Ogopogo , il suo nome è divertente perchè è un palindromo ... parola che non sapevo nemmeno esistesse ...
tuttavia, per la cronaca e "per fare bella figura in pizzeria" dal greco  πάλιν "indietro" e δρóμος "corsa" ossia "che corre all'indietro" parola che, letta a rovescio, rimane identica. 
Secondo una leggenda l'inventore e il primo virtuoso del genere sarebbe stato il poeta greco Sotade, vissuto ad Alessandria d'Egitto nel III secolo.
E secondo me non doveva essere particolarmente divertito dalla sua vita se passava il tempo a rigirar parole...non a caso è finito in una cassa di piombo in mezzo al mare..
In ogni caso esistono tante parole che lette da un senso e dal suo rovescio hanno lo stesso sgnificato...l'opposto di quello che accade con tutto il resto... come pensare a due dimensioni.

1 commento:

  1. Che argomento geniale, i mostri!! Se vuoi te ne suggerisco uno, che ho sentito nominare da alcuni amici veneti... Si chiama Verdugo Mangiasassi (da non confondere con il Sarchiapone, che , mi dicono, è estinto da tempo), vive nelle viscere della terra e si nutre, guarda un po', di sassi ma per mantenere il colore verde della pelle si nutre anche d'erba fresca..insomma è onnivoro.

    Aspetto con ansia la descrizione di un nuovo mostro nel prossimo post.

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